Disturbi dell’Umore

I DISTURBI DELL’UMORE

L’umore può variare da una condizione di benessere psichico (gioia o euforia) a una condizione di afflizione, sofferenza e tristezza.  Nell’essere umano è normale una certa oscillazione dell’umore, avere “alti e bassi”, in relazione ai cambiamenti ambientali e agli eventi che accadono alla persona. Si parla di patologia quando l’umore tende a fissarsi su un polo (euforia o tristezza) rimanendo stabile indipendentemente dagli avvenimenti esterni e la persona sviluppa una serie di sintomi vegetativi-somatici e cognitivi, che interferiscono significativamente sulla vita della persona, come un’alterata capacità di concentrazione e di memorizzazione, una compromissione del sonno e delle condizioni fisiche generali. A seconda della polarizzazione o dell’alternanza di polarizzazione dell’umore si distinguono i principali disturbi di questa famiglia:

  • Depressione: l’umore si fissa sul versante depressivo e la persona si sente giù, affaticata, stanca e/o irritabile. Emerge una difficoltà di provare interesse e/o piacere per le attività che prima riuscivano a suscitare emozioni positive. Vengono meno le energie, può calare il desiderio sessuale, emergere difficoltà di concentrazione. I pensieri divengono negativi: aumenta l’autocritica, l’autosvalutazione e la sensazione di aver fallito. Spesso vengono riportati vissuti di colpa. La persona può sperimentare una diminuzione dell’appetito con conseguente perdita di peso e anche i cibi che prima piacevano sembrano non suscitare più le stesse sensazioni di piacere. C’è un generale sensazione di affaticamento, soprattutto nelle prime ore della giornata. Inoltre possono emergere pensieri ricorrenti di morte. 
  • Disturbi Bipolari: si caratterizzano per l’alternanza di stati depressivi e di stati maniacali o ipomaniacali. I sintomi depressivi sono quelli descritti al punto precedente mentre lo stato maniacale si caratterizza per un umore elevato accompagnato da un incremento di energia con sensazione di infaticabilità e comportamenti molto disinibiti. Capacità di iniziare contemporaneamente molte attività che però non vengono portate a termine. Possono emergere comportamenti aggressivi e impulsivi con gravi conseguenze sulla sfera lavorativa e personale. Sembra che la persona abbia una ridotta necessità di riposarsi e le ore di sonno si riducono drasticamente. Può emergere una disinibizione sessuale, abuso di droghe e in generali comportamenti che mettono a rischio la salute dell’individuo. La persona appare facilmente irritabile se contrastata nei suoi intenti o non assecondata nel suo entusiasmo.

Questi e altri sintomi persistono per oltre una settimana, mentre si parla di ipomania quando tendono a scomparire in minor tempo.

  • Ciclotimia: nel corso della vita la persona attraversa numerosi periodi con sintomi depressivi che si alternano a periodi con sintomi ipomaniacali senza mai soddisfare a pieno i criteri per un episodio depressivo, maniacale o ipomaniacale.

I disturbi dell’umore sono molto diffusi e, se non trattati, incidono significativamente sulla qualità e durata di vita. Proprio per tali ragioni sono numerosi gli studi che nei decenni hanno approfondito le loro caratteristiche e esaminato i principali trattamenti di cura. Le evidenze empiriche mostrano come tramite la psicoterapia cognitivo-comportamentale è possibile ottenere una remissione dei sintomi tale da garantire un’adeguata percezione di benessere e una gestione dei propri vissuti idonea per prevenire future ricadute.